Il Rotary è una associazione mondiale di persone dedite al servire ed alla comprensione internazionale.
Scopo del Rotary è incoraggiare e sviluppare l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attività.
In particolare esso si propone di:
- Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i propri soci, per renderli meglio atti a “servire” l’interesse generale;
- Informare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle professioni, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e fare sì che esse vengano esercitate nella maniera più degna quali mezzi per “servire” la società.
- Orientare l’attività privata, professionale e pubblica d’ogni membro del club al concetto del “servire”;
- Propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti le più svariate attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di “servire”.
La nascita a Chicago
Il Rotary nacque il 23 febbraio 1905 per opera di Paul Harris, ideatore e primo fondatore. Oggi (anno 2017), celebriamo quindi 112 anni dalla sua nascita. Ma la data giusta è proprio il 23 febbraio 1905 o è invece il 25 febbraio 1904?
In questo antico documento si legge la data del 25 febbraio 1904.
Ed anche nel secondo documento qui sotto del primo convegno nazionale è chiaramente indicato il 1904 come data di nascita del RC Chicago, il primo Club fondato da Paul Harris.
Quale data dunque è quella giusta?
Scorrendo i documenti rotariani troviamo che:
“We [veteran Rotarians] of course, all know that nobody knows the exact date of that talkfest (dibattito), we decided that Rotary should have a birthday, and guessed at that date, Feb 23, 1905, and adopted it for future use”
(noi, vecchi rotariani naturalmente sapevamo che nessuno conosceva l’esatta data di cui si dibatteva, ma decidemmo che il Rotary doveva avere un anniversario e abbiamo pensato a quella data, 23 febbraio 1905, e l’abbiamo approvata per gli usi futuri)
In una lettera di C. Newton del 20 aprile 1937, così come in un memorandum del 1925 R. Chapin scrive:
“Feb 23, 1905, the date as near as it can now be fixed”.
Naturalmente se ne parlava, finché in una lettera del 2 aprile 1953 Harry Ruggles chiudeva il discorso:
“Whether Rotary started in 1904 or 1905 isn’t important, what’s the difference? The American declaration of Independence wasn’t signed on July 4, though we celebrate it on that date.”
(Che il Rotary sia nato nel 1904 o 1905 non è importante, che differenza fa? La dichiarazione di Indipendenza americana non fu firmata il 4 luglio, tuttavia noi la celebriamo in quella data.)
Il Rotary in Italia
Quando il Rotary arrivò in Italia, nel 1923, la parola “servizio” era in prima fila nel programma rotariano. Ma quando nel febbraio del 1905 Paul Harris fondò il Club di Chicago, l’idea del servizio ancora non esisteva.
“All the members know that business was the real object of the club, and fellowship was a natural thing to go along with it”.
(Tutti i soci sanno che fare affari era il vero scopo del club, e farli in amicizia era una cosa naturale.)
Curioso quanto scritto da John Sullivan
“The primary object of Rotary was to bring home the bacon”!
(Il primo scopo del Rotary era portare a casa la pagnotta.)
Il primo statuto del Club, infatti, consiste in solo due articoli:
- 1) la promozione dei “business interests” fra i soci, e
- 2) la promozione di una “good fellowship”.
Apparentemente quindi si trattava di un “business club” come tanti altri, però con una fondamentale differenza: un’irrinunciabile correttezza professionale, in antitesi con l’avvilente realtà di un mondo dove imperava la deleteria filosofia dell’“utile anche a danno del prossimo”. Era su questo principio etico, dunque, e non sul “servizio”, che si basava quella che i Rotariani del “Chicago” definivano con orgoglio la loro “unicità”.
L’ideale del “servizio” entrò però presto negli scopi del “Rotary”, praticamente un anno dopo la fondazione. Anche se l’idea non era stata sua, Harris la accolse con l’entusiasmo proprio della sua natura e ne fece da allora il suo “cavallo di battaglia”.
Ecco dunque che, già nel 1906, alla stesura dello statuto si aggiunge un terzo articolo, che val la pena di riferire direttamente in inglese:
“To advance the best interests of Chicago”.
(Fare gli interessi di Chicago).
Poco dopo è abolito l’articolo 1 relativo ai “business interests”, mentre un altro importante documento del 1908 chiarisce in modo definitivo che lo scopo caratterizzante del sodalizio era
“la promozione degli interessi della società”,
vale a dire l’attività a favore del proprio territorio.