Negli emblemi e nei colori del Rotary si può dire che siano scritti in filigrana alcuni principi ispiratori della nostra associazione, che si impongono immediatamente all’attenzione e alla riflessione.
Senza scendere troppo nello specifico, si può dire che si tratta di principi che rientrano nel quadro di una Weltanschauung umanistica, che pone al centro della propria visione il valore e il ruolo dell’uomo, inteso come punta più avanzata dell’evoluzione biologica, come espressione alta e privilegiata di tutte le forme di esistenza. Egli è tanto più umano, quanto più acutamente esprime le sue specificità in esperienze di picco (peak-experiences) e quanto più realizza le sue potenzialità in prestazioni di eccellenza (peak-performances).
In tutto questo contesto, si può continuare dicendo che appartengono a una concezione umanistica non solo la capacità di esprimere la propria soggettività a livelli di eccellenza, ma anche la possibilità di vivere relazioni interpersonali di amicizia, la disponibilità di mettere le proprie risorse individuali a disposizione di progetti collettivi e dell’evoluzione umana, l’apertura alle dimensioni interpersonali, interculturali e internazionali.
In questi concetti si ritiene di individuare l’identità del Rotary e il loro approfondimento contribuisce a consolidare l’immagine di questa organizzazione, preservandola dalle insidie esterne di visioni approssimative e distorte, ma anche dal pericolo interno di concezioni improprie o di interpretazioni riduttive di principi che hanno grande dignità concettuale. Tutti i temi centrali dell’impianto rotariano, gravitano attorno ad un unico fulcro: l’Uomo.